27 Guerrieri con Firenze nel Sangue
C'era una volta lo "Sferomachia" che poi divenne "Harpastrum", modi rudimentali di gioco del pallone che avevano funzione aggregativa e formativa nell'antica Grecia e nell'Impero Romano, dove a cimentarsi in questo meraviglioso sport guerriero erano soprattutto i legionari.
A regalare alle nostre generazioni il gioco del pallone in molte delle sue forme attuali pero' furono i cittadini di Florentia, che intorno al 1.400 inventarono l'attuale CALCIO STORICO FIORENTINO iniziando a praticarlo senza distinzioni di classe sociale. Nei quartieri, nelle piazze e perfino nelle vie piu' impervie del centro storico della citta'. Il Calcio a Firenze divento' in breve tempo uno dei momenti piu' importanti di aggregazione trasversale, era un passatempo che temprava il corpo e la mente ai piu' giovani come ai piu' vecchi.

Ben presto divenne dunque sport "ufficiale" della citta' di Firenze, si giocavano diverse partite durante l'anno in tornei che si svolgevano nelle maggiori piazze fiorentine. Ma il Calcio Fiorentino non fu solo passatempo e sport, fu molto di piu', assunse in alcuni casi una valenza determinante per le sorti della citta' o perlomeno per quell'orgoglio fiorentino che solo chi e' nato qui, nella culla del rinascimento, puo' capire.
Nel 1490 infatti la partita fu giocata sull'Arno ghiacciato, come a ridere in faccia alla calamita' che aveva colpito Firenze. Ma e' nel 1530 che il calcio visse il suo momento piu' importante e divenne simbolo assoluto della citta' di Firenze. In quell'anno, infatti, si decise di giocare nonostante la citta' fosse assediata dalle truppe di Carlo V e fortemente provata dalla mancanza di cibo. Si gioco' per scherno verso il nemico e per orgoglio,per dimostrare che Firenze nel suo spirito non potra' mai essere piegata.
Purtroppo pero' nel 1739 con l'annessione di Firenze all'impero asburgico, il calcio subi' 2 secoli di stop...ma solo ufficialmente, poiche' rimase scolpito nel cuore dei cittadini che continuanoro comunque a praticarlo fino al 1930 quando, Alessandro Pavolini decise di restituire alla citta' questa tradizione secolare mai dimenticata che come era prevedibile riprese subito vigore arrivando sana e forte fino ai giorni nostri.
Gia'..i giorni nostri...
Viaggiando nella storia di Firenze mi ero quasi dimenticato la motivazione che mi ha spinto a scrivere questo articolo del quale avrei fatto volentieri a meno. Eh si! Perchè, pur non essendo tornati gli Asburgo, il Calcio Fiorentino da 4 anni ormai non riesce a trovare pace.


Il perbenismo, l'ipocrisia, la falsita', il buonismo, il politically correct di questa societa'sembrano essere piu' forti delle ghiacciate o degli assedi. Ed ecco quindi il sindaco Renzi che rimbalza le responsabilita' della malagestione del calcio a destra e manca in un maldestro tentativo di salvare la faccia, la questura che si ostina a non cedere sull'assurde regole imposte adatte piu' a una gara di balletto che a una partita di calcio in livrea, qualche paladino dell'antifascismo militante che non resiste all'indole di andare sempre contro tutti e tutto definendo il calcio
"un pallone travestito connotato da una rissosità proverbiale e demente".
Noi preferiamo invece stare dalla parte di chi su quel campo, e non solo, ha dato anima e corpo affinche' questa nobile tradizione potesse ancora vivere nei secoli dei secoli! Scegliamo di sostenere il Calcio Storico Fiorentino, simbolo della fiorentinita',sempre piu' messa a dura prova dal multiculturalismo e dalla globalizzazione. Combatteremo per il Calcio in livrea perche' non vorremmo soltanto vederlo in Piazza Santa Croce 3 volte all'anno ma lo vorremmo nei quartieri , nelle piazze, per le strade del centro e delle periferie. Vorremmo che potesse sostituire la play station e la televisione nei pomeriggi dei ragazzi. Perche' il Calcio Storico e' patrimonio di Firenze e di tutti i Fiorentini e nessuna "autorita'" potra' mai arrogarsi il diritto di fermare la Storia. Rivogliamo il Calcio Storico e lo pretendiamo così come ce lo hanno insegnato: rude e virile, leale e spirituale, poetico e leggendario come lasciatoci in dono dalla Firenze che fu'.
Rivogliamo i 4 colori,
"27 guerrieri con Firenze nel sangue"!

Saverio di Giulio
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