Eppure lo sapevamo
Già dalle prime, confuse, notizie avevamo
il sospetto che non sarebbe stata così semplice
come ci volevano far credere.il sospetto che non sarebbe stata così semplice
Sto parlando della “Marea Nera”, giusto per usare un termine giornalistico (il giorno in cui userò termini tipo HardRight o FascioFriendly, però, sparatemi).
Ma non voglio parlare solo dei danni che sta causando e che causerà, del perché, delle varie responsabilità.
No.
Vi parlerò del risvolto buffo di questa vicenda e dell’armata brancaleone che sta cercando una risoluzione di questo problema.
Andiamo per gradi, però (altrimenti sui loro forum e blog i compagni dicono che scrivo in modo sconclusionato..) perché la vicenda è innegabilmente interessante.

Il 20 Aprile arriva la notizia, ci informano che c’è qualcosa che non va a largo della Louisiana, nel Golfo del Messico, una piattaforma della British Petroleum ha preso fuoco, 11 operai dispersi, 17 feriti.
Ma a parte questo andava tutto bene
3 giorni dopo, la piattaforma cola a picco.
3 giorni dopo, la piattaforma cola a picco.

La guardia costiera americana, che me li immagino tutti coi costumi rossi tipo Pamela Anderson e polvere di tufo al posto del cervello, andava dicendo: "Tranquilli, non c'è nessun pericolo!"
Il pericolo ce lo vedono gli ambientalisti ma, si sa, son catastrofisti. Il punto è che mentre loro cercavano di non creare allarmismi le prime foto aeree mostravano una bella chiazza nera nel mare, attorno a quella che una volta era la piattaforma. Dopo un po’ (ma si sa, gli americani non è che c’abbiano tutta questa grande perspicacia) si sono accorti che c’era davvero qualcosa che non andava.
Però, dai, "Tranquilli, è tutto sotto controllo, siamo pronti per affrontare l'emergenza, cribbio!" (OK, magari non hanno usato proprio Cribbio...) “I rischi sono bassi” e Obama dice che questa sarà la priorità numero 1 del governo americano.
Dopo una settimana si sono resi conto che quella che giudicavano una cazzata da risolvere in un pomeriggio era, in realtà, una catastrofe. Hanno fatto male i conti..un po’ come in Vietnam.

Seconda stronzata che io mi chiedo come avete fatto a crederci: in una conferenza stampa il portavoce della BP dice che è stata trovata la terza falla ma aggiunge che credono che il volume del petrolio che fuoriesce è invariato rispetto a quello che usciva prima.
Si, è logico. Perché non dovremmo credergli?
Intanto, circa 1000(mammagari) barili di greggio si riversano in mare. E la BP invia 32 navi che spruzzano uno spray diluente e 4 robbò che operano, dice, a 5milametri di profondità. I robbò falliscono e Obama si dice furioso.
La BP ci riprova e prova a metterci un tappo. Proprio letteralmente. Un tappo. Non gli riesce, manco a dirlo...
Allora interviene Kevin Costner.
Kevin Costner l’attore?

Si. Kevin Costner l’attore.
Kevin Costner riesce a far credere ai tecnici della BP (che saranno cervelloni scienziati) che usando una specie di lavatrice riesce a pulire il mare. Certo, ma perchè non dovrebbe reggere stà cosa? Come fate ad avere dubbi? Ah, non vi ho detto che questa mega-lavatrice la produce una compagnia fondata da lui e da suo fratello.
Comunque, continuiamo. La BP decide di passare all’operazione TOP KILL che uno a sentire il nome pensa che dev’essere qualcosa di veramente figo.
Comunque, continuiamo. La BP decide di passare all’operazione TOP KILL che uno a sentire il nome pensa che dev’essere qualcosa di veramente figo.
Tranquilli, si tratta di riversare nel pozzo fango e cemento per cercare di tapparlo..ci sono degli intoppi, siamo qui per vedere se quest’operazione andrà o meno a buon fine.
Adesso abbiamo numeri più realistici e per niente confortanti. I barili che fuoriescono ogni giorno non sono 1000, ma oscillano tra i 12 e i 19MILA. In totale il petrolio disperso in mare dovrebbe equivalere a quello contenuto in 112 milioni di barili.

Si sono resi conto che è una tragedia, l’hanno definita la più grande catastrofe statunitense . Il New York Times per tranquillizzarci ci fa sapere che il governo americano sta pensando di utilizzare una carica nucleare per chiudere il pozzo.
Ma, state tranquilli. Perché è arrivato il nostro supereroe.
Hanno chiamato Cameron. Si, James Cameron il REGISTA!

Non vi sentite più tranquilli?
L’hanno chiamato in qualità di “esperto” delle profondità marine.
Smettetela di ridere.L’hanno chiamato in qualità di “esperto” delle profondità marine.
Cameron ha un piccolo sottomarino..evidentemente è un sottomarino speciale, immagino sia unico dato che non c’è nessuno Stato al mondo a possederlo, se l’hanno chiesto a lui...
E poi lui c’ha un team che opera a 4.500 metri (raggiunti per le riprese del relitto della corazzata Bismark) che al team della BP gli fa una pippa evidentemente..e i suoi robbò sono meglio se a 4.500 metri riescono a fare cose che i robbò della BP non sono riusciti a fare a 5.000!
Si capisce che non sanno che pesci pigliare.
E con tutto questo petrolio in mare non mi stupisce.
Vi saluto con una citazione tratta da http://www.vivamafarka.com/ e ringrazio OSOTER per avermi dato il permesso di riproporvela:
"Comunque io mi ricordo perfettamente quando Bruce Willis atterrò sull'asteroide, come se fosse una tavola da surf, e sulle note di "I dont wanna miss a thing" , trivellò il tutto e mise una bomboniera di un casino di kiloton.Perchè non chiamano pure a Bruce Willis?"

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