Quando i Camerati di
Madrid mi hanno chiesto se volevo andare a Medinaceli a visitare il
monumento dedicato ad Ezra Pound, grande è stata la mia sorpresa al
pensiero che esistesse un luogo dove si era deciso di ricordare il più
grande poeta del '900.
In macchina siamo in cinque: io, Rodrigo, Victor, Pablo e Luis; Medinaceli sulle guide turistiche è indicata come una località collinare a breve distanza da Madrid, ma si rivela ad oltre un'ora di guida. Mentre viaggiamo il panorama intorno a noi cambia rapidamente, e pian piano gli ultimi centri abitati lasciano il passo ad enormi distese di cereali e terreni incolti, dove la terra è nera come carbone, e il sole sembra non volerle mai concedere un attimo di respiro.
In auto si scambiano poche parole, i nostri pensieri sembrano tutti rivolti alla lingua d'asfalto che pare non avere mai fine, e che ci trasforma in moderni pellegrini ansiosi di raggiungere la nostra meta. Medinaceli ci accoglie con un leggero vento che allontana un po' il caldo incessante di questi giorni: il paese è molto piccolo ma grazioso, un arco romano è lì a testimoniare l'eterna bellezza di una Civiltà incancellabile.
Arrivati al monumento ad Ezra Pound spieghiamo al vento le bandiere di Cpi e Msr, in un gesto che sembra ricondurci al rituale della benedizione dei gagliardetti delle squadre fasciste. Il vento adesso si fa più forte, ed in quel momento mi piace pensare che sia lo Spirito dell'Uomo di Hailey che attraversa i nostri corpi e le nostre anime per renderci ancora più forti e degni nelle battaglie che affronteremo per il trionfo dell'Idea.
Torniamo verso la Capitale, in macchina ora il clima è allegro e disteso, la musica di ZetaZeroAlfa si alterna a quella di Estirpe Imperial, tutti cantiamo forte, sperando che le nostri voci arrivino fino a Medinaceli ed oltre; la tensione dell'andata è scomparsa e lascia il posto alla gioia e alla consapevolezza che il Futuro non è già scritto, e che una Rivoluzione ci attende, in Italia come in Spagna. Il sole ora ci accarezza dolcemente verso casa, e ci accompagna indicandoci la strada verso la nostra Europa.
Simone
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