Durante il lungo tragitto ferrato il panorama che si staglia davanti ai miei occhi è di una bellezza incalcolabile. Montagne rocciose si innalzano imponenti, laghi e corsi d'acqua mescolano i loro colori nelle verdi vallate, vette innevate si nascondono fra le nuvole lievi e il cielo a tratti turchino, a tratti plumbeo.
Arrivato a Bergen scopro che nonostante le piccole dimensioni la città è affollatissima di turisti, tanto da rendere difficoltoso il pernottamento; dopo svariate ricerche riesco a sistemarmi in un albergo bello e non troppo costoso. Questa cittadina è incantevole, piena di vita e ricca di colori nei suoi edifici, e anche se una leggera pioggia continua a scendere senza tregua, camminare lungo il molo o nei mille vicoli rimane comunque piacevole. Bergen mi ricorda molto le città della costa ligure, con il mare davanti a lambirle e le montagne aspre alle spalle, con le case quasi "aggrappate" alla roccia.
La cena verrà consumata nel mercato del pesce, dove piccoli banchi vendono e cucinano i prodotti del mare; piatto tipico è la zuppa, perfetta per scaldarsi dopo una camminata sotto l'acqua.
Dopo una colazione super-abbondante la mattina decido di esplorare la montagna. La strada da salire è ottima, larga e senza rischi. Dopo un paio d'ore arrivo al piazzale che domina la città; mentre molti decidono di fermarsi e riposare al bar-rifugio, io mi informo e scopro che è possibile andare oltre, fino alla vetta. Così come un degno associato della Muvra, con in testa il motto scritto per tanti anni nella curva dell'Hellas Verona "Nec Discendere, Nec Morari" mi avvio con passo deciso lungo il sentiero.
Ancora un'ora e arrivo sulla vetta, dove ad aspettarmi c'è una debole pioggia ed un vento fortissimo che rende difficoltoso perfino rimanere in piedi. La bellezza del panorama che mi circonda mi fa sentire felice ed orgoglioso della fatica richiesta per arrivare fin quassù. Ridiscendo lentamente e dopo un pranzo a base di salmone mi avvio in stazione per rientrare alla "base"; arriverò ad Oslo che sarà ormai notte fonda. Dopo essere andato a rendere omaggio alla tomba del camerata Vidkun Quisling organizzo la giornata in vista della prossima meta: Goteborg.
lunedì 4 aprile 2011
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