'Il fascismo è poesia, la poesia stessa del XXsec. E tutto questo non può morire'.
Robert Brasillach, intellettuale militante, poeta armato.
Il Pensiero-Azione di Brasillach. L'impegno politico di Brasillach prende corpo e forma a partire da una sua banale ma importante constatazione in seguito agli eventi del 6 febbraio 1934 francese: 'non basta amare il popolo in collera di cui si fa parte; bisogna farne parte anche con l'azione'.
Cosa era successo in quel febbraio 1934?
'E non esistevano più opinioni, e i comunisti erano daccordo con i nazionalisti'
In un paese colpito dalla crisi mondiale del '29 (quella crisi ben affrontata dal fascismo in Italia e che portò Hitler e il nazionalsocialismo al potere in Germania), da continue cadute di governo (8 avvicendamenti in 18 mesi) e soprattutto dalla corruzione di tutta la classe politica, le leghe che si rifacevano alla cultura fascista e gruppi che cantavano l'internazionale, si unirono in una forte protesta repressa col fuoco: 15 morti e più di duemila feriti.
E' proprio il sangue e il ricordo dei caduti a spingere Robert ad impegnarsi per il futuro della propria patria, a spingere questo poeta in trincea.
Brasillach: fascista?
Da sempre avverso alle ideologie demo-liberali e catto-progressiste, questo poeta francese auspicava il superamento dei concetti vecchi e stantii di destra e sinistra (e dire che son passati 80 anni da allora...), e valutava in modo positivo sia, ovviamente, la rivoluzione italiana e tedesca, sia quella russa.
E' con la guerra civile spagnola che Brasillach è costretto a fare una scelta netta tra le rivoluzioni europee e la rivoluzione bolscevica, riconfermando la sua adesione al fascismo, auspicando la nascita di una grande Europa a dispetto delle contrapposizioni continentali che fin allora l'avevano caratterizzata, e relegando lo stalinismo all'esperienza di un paese troppo diverso culturalmente dal nostro continente.
Quale fascismo per Brasillach?
Cosa spinse il letterato a fare questa scelta di campo ben precisa?
Adriano Scianca, nell'ottobre scorso, parlando di CasaPound Italia, ha affermato: 'CasaPound è prima di tutto uno stile di vita' e ha collegato la crescita di consensi proprio all'attrazione giovanile per questo stile, per questa gioia di vivere, per questo dinamismo, per questa giovinezza.
Allo stesso modo Brasillach era soprattutto affascinato dal fascismo come mito:
come poteva essere altrimenti per un intellettuale che aveva una visione poetica e non razionale della vita?
Se razionalmente vedeva il fascismo come la necessaria sintesi tra nazionalismo e socialismo, irrazionalmente era trascinato dalla potenza, dall'esaltazione della giovinezza, dal sogno e dallo slancio vitalistico, dalla nascita dell'Uomo Nuovo.
'Il fascismo non era per noi una dottrina politica, e neppure una dottrina economica. Il fascismo è spirito. E' spirito anticonformista, antiborghese, irriverente, contrario ai pregiudizi, da quelli di classe a tutti gli altri'.
'I fanciulli che saranno poi giovani di vent’anni apprenderanno con oscura meraviglia questa esaltazione di milioni di uomini, i campi della gioventù, la gloria del passato, le sfilate, le cattedrali di luce, gli eroi pronti alla lotta, l’amicizia tra le gioventù delle nazioni ridestate, José Antonio, il fascismo immenso e rosso. Malgrado in questi ultimi mesi abbia così fortemente diffidato dei molti errori del fascismo italiano, del nazionalismo tedesco, del falangismo spagnolo, sono certo che non potrò mai dimenticare il meraviglioso splendore del fascismo universale della mia giovinezza, il fascismo, nostro male del secolo'
'E’ un fatto, ma abbiamo sempre trovato grottesco che gli avversari del Fascismo ignorassero completamente la gioia d’esser fascisti; non cercassero neanche di capire da cosa nasceva questa felicità. Gioia che si potrà criticare, dichiarare abominevole o infernale, se preferite, ma sempre gioia'
Brasillach e il collaborazionismo
Questa adesione totale al fascismo, con particolare riguardo per la propensione europeista del fascismo tedesco, lo portò, durante la seconda guerra mondiale, a scegliere la via del collaborazionismo.
Perchè questa scelta che a primo impatto potrebbe sembrare di puro servilismo?
Semplice, Robert sapeva bene che la costruzione di una grande Europa doveva passare per l'espansione di una potenza continentale; d'altronde, non era così che si era formato il grande impero romano? non era così che erano nati i recenti stati italiano e tedesco? E allora perchè mai avrebbe dovuto opporsi alla crescita del Terzo Reich che avrebbe potuto unire l'Europa?
Perchè riscoprire Brasillach?
Riscoprire questo poeta armato, come del Drieu la Rochelle Celine e tanti altri francesi, è importante sia per sfatare la vulgata di un fascismo relegato alle esperienze italo-tedesche, sia per per aver chiaro il fenomeno del collaborazionismo con la Germania che, a differenza di quanto troppi pensano, non fu un fenomeno servilistico e di pura sottomissione, sia, soprattutto, per capire perchè i giovani europei furono affascinati e combatterono, spesso fino all'estremo sacrificio, per il fascismo.
E' importante per il messaggio che ci ha lasciato, come scritto da Scianca:
'non concepite l’esistenza se non come esplosione esuberante di gioia, vivete anche i compiti più gravosi con allegria solare e, infine, siate sempre uomini del vostro tempo curiosi di ogni novità'.
Robert Brasillach, intellettuale militante, poeta armato.
Il Pensiero-Azione di Brasillach. L'impegno politico di Brasillach prende corpo e forma a partire da una sua banale ma importante constatazione in seguito agli eventi del 6 febbraio 1934 francese: 'non basta amare il popolo in collera di cui si fa parte; bisogna farne parte anche con l'azione'.
Cosa era successo in quel febbraio 1934?
'E non esistevano più opinioni, e i comunisti erano daccordo con i nazionalisti'
In un paese colpito dalla crisi mondiale del '29 (quella crisi ben affrontata dal fascismo in Italia e che portò Hitler e il nazionalsocialismo al potere in Germania), da continue cadute di governo (8 avvicendamenti in 18 mesi) e soprattutto dalla corruzione di tutta la classe politica, le leghe che si rifacevano alla cultura fascista e gruppi che cantavano l'internazionale, si unirono in una forte protesta repressa col fuoco: 15 morti e più di duemila feriti.
E' proprio il sangue e il ricordo dei caduti a spingere Robert ad impegnarsi per il futuro della propria patria, a spingere questo poeta in trincea.
Brasillach: fascista?
Da sempre avverso alle ideologie demo-liberali e catto-progressiste, questo poeta francese auspicava il superamento dei concetti vecchi e stantii di destra e sinistra (e dire che son passati 80 anni da allora...), e valutava in modo positivo sia, ovviamente, la rivoluzione italiana e tedesca, sia quella russa.
E' con la guerra civile spagnola che Brasillach è costretto a fare una scelta netta tra le rivoluzioni europee e la rivoluzione bolscevica, riconfermando la sua adesione al fascismo, auspicando la nascita di una grande Europa a dispetto delle contrapposizioni continentali che fin allora l'avevano caratterizzata, e relegando lo stalinismo all'esperienza di un paese troppo diverso culturalmente dal nostro continente.
Quale fascismo per Brasillach?
Cosa spinse il letterato a fare questa scelta di campo ben precisa?
Adriano Scianca, nell'ottobre scorso, parlando di CasaPound Italia, ha affermato: 'CasaPound è prima di tutto uno stile di vita' e ha collegato la crescita di consensi proprio all'attrazione giovanile per questo stile, per questa gioia di vivere, per questo dinamismo, per questa giovinezza.
Allo stesso modo Brasillach era soprattutto affascinato dal fascismo come mito:
come poteva essere altrimenti per un intellettuale che aveva una visione poetica e non razionale della vita?
Se razionalmente vedeva il fascismo come la necessaria sintesi tra nazionalismo e socialismo, irrazionalmente era trascinato dalla potenza, dall'esaltazione della giovinezza, dal sogno e dallo slancio vitalistico, dalla nascita dell'Uomo Nuovo.
'Il fascismo non era per noi una dottrina politica, e neppure una dottrina economica. Il fascismo è spirito. E' spirito anticonformista, antiborghese, irriverente, contrario ai pregiudizi, da quelli di classe a tutti gli altri'.
'I fanciulli che saranno poi giovani di vent’anni apprenderanno con oscura meraviglia questa esaltazione di milioni di uomini, i campi della gioventù, la gloria del passato, le sfilate, le cattedrali di luce, gli eroi pronti alla lotta, l’amicizia tra le gioventù delle nazioni ridestate, José Antonio, il fascismo immenso e rosso. Malgrado in questi ultimi mesi abbia così fortemente diffidato dei molti errori del fascismo italiano, del nazionalismo tedesco, del falangismo spagnolo, sono certo che non potrò mai dimenticare il meraviglioso splendore del fascismo universale della mia giovinezza, il fascismo, nostro male del secolo'
'E’ un fatto, ma abbiamo sempre trovato grottesco che gli avversari del Fascismo ignorassero completamente la gioia d’esser fascisti; non cercassero neanche di capire da cosa nasceva questa felicità. Gioia che si potrà criticare, dichiarare abominevole o infernale, se preferite, ma sempre gioia'
Brasillach e il collaborazionismo
Questa adesione totale al fascismo, con particolare riguardo per la propensione europeista del fascismo tedesco, lo portò, durante la seconda guerra mondiale, a scegliere la via del collaborazionismo.
Perchè questa scelta che a primo impatto potrebbe sembrare di puro servilismo?
Semplice, Robert sapeva bene che la costruzione di una grande Europa doveva passare per l'espansione di una potenza continentale; d'altronde, non era così che si era formato il grande impero romano? non era così che erano nati i recenti stati italiano e tedesco? E allora perchè mai avrebbe dovuto opporsi alla crescita del Terzo Reich che avrebbe potuto unire l'Europa?
Perchè riscoprire Brasillach?
Riscoprire questo poeta armato, come del Drieu la Rochelle Celine e tanti altri francesi, è importante sia per sfatare la vulgata di un fascismo relegato alle esperienze italo-tedesche, sia per per aver chiaro il fenomeno del collaborazionismo con la Germania che, a differenza di quanto troppi pensano, non fu un fenomeno servilistico e di pura sottomissione, sia, soprattutto, per capire perchè i giovani europei furono affascinati e combatterono, spesso fino all'estremo sacrificio, per il fascismo.
E' importante per il messaggio che ci ha lasciato, come scritto da Scianca:
'non concepite l’esistenza se non come esplosione esuberante di gioia, vivete anche i compiti più gravosi con allegria solare e, infine, siate sempre uomini del vostro tempo curiosi di ogni novità'.
sticazzi
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